In Alatha il lavoro è uguale per tutti!
Alatha ha da sempre inserito nel proprio organico lavoratori con disabilità che si occupano tutti di progetti vari e differenti: la raccolta fondi, i trasporti, la comunicazione, il centralino, l’amministrazione etc etc.
Convinti che il lavoro sia un diritto, in Alatha ci impegniamo a dare pari opportunità a tutti, accogliendo nel nostro staff diverse persone con disabilità, per consentire loro di esprimere al meglio il proprio potenziale.
Diamo la parola ad alcuni dei nostri…
Io sono Kubrom, sono di origine africana, più precisamente dell’Etiopia, ho 34 anni e sono in Italia dall’84. Mi sono trasferito da subito all’Ospedale Fatebenefratelli e poi, il mese dopo il mio arrivo, in un istituto per disabili a Como dove ho fatto le scuole elementari fino all’89, per poi passare all’istituto Don Gnocchi dove ho continuato gli studi.
Il Don Gnocchi mi ha aiutato a trovare lavoro in Alatha, e dal 2000 questo è il mio lavoro.
Mi trovo molto bene anche se all’inizio ho avuto un momento di disorientamento perché dovevo capire l’impostazione lavorativa.
Donato (il fondatore) mi ha comprato un computer con una grande tastiera per aiutarmi a lavorare bene nonostante i miei problemi di vista.
Il mio primo incarico è stato il centralino e chi mi ha istruito è stata Filomena insegnandomi come fare, adesso sono autonomo e insieme a Celeste e Federica gestisco tutte le chiamate, prendo i nominativi, prendo gli appunti per poi passarli ai colleghi.
La mia settimana è fatta da tanto lavoro..prima facevo full-time ora part-time per motivi di salute.. Anche io usufruisco del trasporto di Alatha, dunque al mattino e alla sera per tornare a casa viaggio ancora con i miei colleghi!
Il sabato e la domenica sono giorni di relax poiché vado in piscina e mi dedico alle attività che mi piacciono: la playstation, le passeggiate all’aperto e le attività della parrocchia dove ritrovo i miei amici.
Io ringrazio il presidente e i colleghi che mi stanno aiutando a stare bene e lavorare bene.
Io sono Marco ho 43 anni e lavoro in A.la.t.ha. da tanti anni come addetto al reperimento fondi, prima di lavorare qui facevo l’autista per un’azienda privata.
In A.la.t.ha mi trovo benissimo, soprattutto con Donato con il quale litigo sempre per il calcio!
Io sono Matteo e sono arrivato in A.la.t.ha. nel 2003 con uno stage che poi è diventato un lavoro, noi prima eravamo in Via Angelo Maj vicino a Porta Romana, ma lì i primi tempi non c’era ancora “Città Ideale” ma c’era un’altro giornale ma molto più piccolo e stretto, “Cittability” .
Dopo siamo venuti qui, in Via Savona, la sede è migliore qui perché è più grande e poi è nuova.
La mia esperienza è molto importante e positiva, a me piace lavorare in Alatha per me qui è una famiglia unica e mi trovo benissimo con tutti. I miei colleghi sono simpatici e gentili con me e mai nessuno mi ha preso in giro. Io vorrei stare qui molti anni. I miei ex colleghi voglio ricordarli in modo positivo perché mi ero trovato benissimo con loro, ma qualcuno mi ha fatto soffrire perché io ero amico con loro e poi sono andati via. Ma con i colleghi di adesso è la stessa cosa.
Adesso dico la mia esperienza lavorativa… io scrivo e copio articoli di giornale nel computer e riordino le carte e i documenti di Annalisa in amministrazione, archivio le fatture e alle 12,00, quando la mattina è quasi finita, devo ritirare le bolle da dare a Sara, vado in posta e sono contento di fare queste cose vorrei fare ancora di più e voglio gli strumenti per farlo cosi l’azienda può andare avanti ed io continuare a lavorare per Alatha.
Io sono Paolo, lavoro in Alatha dal novembre 2016, ed inizialmente mi sono occupato, come tirocinante, della gestione della reception nel turno pomeridiano.
Dopo un fisiologico periodo di adattamento, il Presidente Troiano ha deciso di assumermi a tempo indeterminato. In più, ha cominciato ad affidarmi vari compiti, e nei tempi liberi tra una chiamata e l’altra, ho offerto il mio supporto là dove ce ne era bisogno, come per esempio nella preselezione e presa appuntamenti del personale per il call center, oltre che nella stesura della newsletter e l’aggiornamento del sito.
A marzo 2019 mi è stato assegnato il compito di gestire tutto il lavoro di comunicazione per la Cooperativa e sto avendo così un’unica ed incredibile opportunità per continuare ad imparare sempre più cose nuove, proseguendo il mio percorso di crescita e di formazione, con il supporto del Presidente e della sua esperienza. Penso che tutto ciò sia molto significativo per spiegare quanto Alatha creda nel potenziale delle persone con disabilità e come si applichi concretamente per favorire la nostra integrazione sociale e lavorativa, mostrando in prima persona la strada per costruire finalmente una società equa e solidale, che garantisca a tutti pari diritti ed opportunità.
È da sempre questo lo spirito di Alatha.