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Attimi che cambiamo completamente la vita

5 minuti di lettura
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Milagros, vive in Italia da quando ha 7 anni insieme alla mamma emigrata dal Perù poco prima di lei.

In Italia conduce una vita normalissima, vive con spensieratezza la sua adolescenza come tutte le ragazze della sua età, fino al giorno che stravolge completamente la sua vita.

È il 2018, in una giornata come tante, un giro in macchina con gli amici si trasforma in una tragedia. L’autista perde il controllo del volante e la macchina finisce fuori strada. Milagros prende un brutto colpo alla testa che la rende paralizzata. La diagnosi è la seguente: tetraparesi spastica.

Oggi Milagros ha 25 anni, paralizzata da 5: da lunedì al venerdì va al centro diurno e due giorni a settimana va in piscina, mentre il resto del tempo lo passa in casa da sola e questa è diventata la sua nuova vita.

A.la.t.Ha. accompagna Milagros due giorni a settimana in piscina, dove esegue esercizi riabilitativi indispensabili per mantenere allenate la muscolatura e le capacità residue. Abbiamo chiesto a sua mamma di raccontarci com’è cambiata la vita di entrambe dal giorno di quel terribile incidente.

Buongiorno Sig.ra Mariella Delgado, com’è cambiata la vostra vita dopo l’incidente che ha reso Milagros paralizzata?

Milagros è tornata ad essere una bambina, non può più essere indipendente e si sente molto sola. In settimana va al centro diurno, fa riabilitazione e va in piscina. Gli amici sono spariti tutti, nessuno la chiama e lei sta vivendo un periodo di depressione molto difficile, le sono rimasta solo io, la sorella e le zie. Il sabato e la domenica siamo quasi sempre a casa e non avendo la macchina facciamo solo qualche giro al parco vicino a casa.

Ci siamo sentite escluse dopo quello che è successo: i passanti e anche i conoscenti guardano Milagros in un modo che a lei non piace e la rende sempre molto nervosa e triste. Purtroppo, dopo l’incidente Milagros ha perso la voglia di tutto, non guarda più la televisione, non vuole più leggere.

Ricevete degli aiuti?

Noi siamo rimaste sole, riusciamo a sopravvivere con il risarcimento dell’incidente, ma non abbiamo molto supporto. Con la pensione Milagros si paga le sue cose, ma non abbiamo più amici, ho solo due sorelle che ci aiutano. Questo fa male a me come mamma e anche a mia figlia. Io lavoro solo tre ore al giorno e il resto del tempo lo dedico a Milagros che necessita di tante attenzioni.

Sarebbe bello se qualcuno organizzasse qualche gita per lei e gli altri ragazzi del centro. Penso che tutti loro avrebbero bisogno di uscire in gruppo perché io e tanti altri genitori non possiamo andare troppo lontano senza macchina e assistenza.

Quanto è importante per voi il servizio di A.la.t.Ha.?

È importantissimo, senza di voi non so come farei a portare mia figlia a tutti gli appuntamenti per le visite, per la riabilitazione e al CDD, tutte attività importanti per monitorare la sua condizione. Lei deve continuamente fare riabilitazione altrimenti c’è il rischio che si blocchi. Grazie per aver inserito mia figlia nel Progetto Adotta un Pulmino, prima di voi ho trovato alternative costose e non adatte alle esigenze di Milagros.

Se potesse dire qualcosa a qualcuno, a chi si rivolgerebbe e cosa direbbe?

Direi agli amici di Milagros che non dovevano abbandonarla e in generale inviterei tutte le persone a cui capita di vedere un amico stare male di non abbandonarlo nel momento in cui avrebbero più bisogno di loro.  Perché anche le persone con problemi di salute come Milagros sentono, vivono e hanno bisogno di affetto e di parlare con qualcuno. Per loro è molto importante. Mia figlia ha solo noi e la maggior parte delle persone che incrociamo nella nostra vita fanno finta di niente.

Vuole ringraziare qualcuno?

Grazie ai medici che ci hanno sempre seguito dall’inizio. Grazie anche a tutti i terapisti e logopedisti che l’hanno aiutata a parlare e ci danno speranza. Grazie anche agli educatori, che fanno un ottimo lavoro, aiutando Milagros ad aprirsi e a sentirsi a suo agio: all’inizio non voleva andare al CDD, ma adesso lo frequenta regolarmente e sembra andare tutto bene e sono contenta per questo. Al CDD partecipa a tante attività ed è importante che lei ci vada, tanto per lei quanto per me, perché l’alternativa sarebbe rimanere a casa a fissare quattro pareti. Infine, vorrei ringraziare ALATHA perché senza il loro aiuto molte attività sarebbero impossibili da svolgere.

Cosa desidera per sua figlia?

Milagros vorrebbe una vita come tutte le ragazze della sua età e passare il tempo con i suoi amici. Sta andando dallo psichiatra per la depressione e ha bisogno di essere aiutata. Lei parla e sa esprimere i sentimenti: spero che possa conoscere nuove persone e farsi nuovi amici che la rispettino e le vogliano bene.

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