Di cosa ti occupi in Alatha?
In Alatha mi occupo del centralino e dell’accoglienza alla reception, gestisco la ricezione delle chiamate relative a tutte le nostre attività, quali trasporto, fisioterapia e dentisti.
Sono il tramite tra l’utenza e i nostri uffici operativi.
Cosa rappresenta per te il lavoro?
Per me il lavoro è fonte di grande gratificazioni, perché svolgendo i miei compiti in Alatha sento di essere utile alla società, offrendo attivamente il mio contributo nella realizzazione dei progetti sociali della Cooperativa.
Chiaramente il lavoro è anche lo strumento che mi permette di avere le entrate economiche necessarie a sostenere le spese per il mio mantenimento.
Come ti trovi in Alatha?
Nella mia vita ho cominciato a lavorare 19 anni fa proprio qui in Alatha, fin da subito sono stato accolto con affetto e mi sono sentito parte integrante della Cooperativa. Mi sono sempre trovato talmente bene che non ho mai avuto problemi con i colleghi, con l’utenza e nel lavoro in sé. Con il Presidente Troiano mi lega un’amicizia che va oltre il semplice rapporto lavorativo. Ho un bellissimo rapporto anche con l’utenza di Alatha, soprattutto con i nostri clienti storici, con cui nel tempo ho costruito un fantastico legame e per i quali sento di essere un bel punto di riferimento.
Quando hai bisogno i colleghi ti aiutano?
I colleghi mi offrono sempre il loro aiuto e sono tutti molto disponibili. Io comunque sono abbastanza testardo e cerco sempre di arrangiarmi da solo.
Come arrivi in Alatha?
Per raggiungere Alatha usufruisco proprio del servizio trasporti della Cooperativa, che puntualmente mi manda un pulmino a casa la mattina e un altro in ufficio a fine turno per accompagnarmi a fare le mie terapie quotidiane.
Come vedi il tuo futuro in Alatha?
Vorrei continuare ad avere la possibilità di apportare il mio contributo alla Cooperativa il più a lungo possibile.
I tuoi sogni nel cassetto
Il mio più grande sogno nel cassetto è poter rivedere mio padre. È qualcosa di molto personale, ma mi sento comunque di condividerlo in questi termini con la fantastica famiglia di Alatha.
