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Sport e mobilità tra le fondamenta dell’inclusione sociale

7 minuti di lettura
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Il protagonista della storia di oggi, Andrea Masini, ci contatta per la prima volta lo scorso maggio a nome dell’Associazione Sportiva Dilettantistica A.S.D. WOLVES BAREGGIO. Essendone il Presidente si fa carico di richiederci l’attivazione di diversi servizi di trasporto continuativi per consentire agli atleti delle squadre di Powerchair Hockey e Powerchair Football dell’associazione di frequentare gli allenamenti e le partite.

A.S.D. WOLVES BAREGGIO è un’associazione avente l’obiettivo di diffondere la pratica sportiva agonistica per persone con disabilità motoria, senza distinzione di sesso e di età. In seno all’associazione ci sono ragazze e ragazzi che desiderano fortemente praticare sport, e per farlo necessitano di trasporto poiché non hanno possibilità di muoversi autonomamente, specialmente di sera. Alcuni di loro hanno genitori anziani che faticano a guidare la sera da fuori Milano e a tornare a casa tardi. Altri, invece, non hanno un genitore al loro fianco che possa portarli e senza la disponibilità di un mezzo e di un guidatore sarebbe per loro impossibile partecipare a qualunque attività che non sia vicina alla loro abitazione.

Considerato che la libertà di spostarsi favorisce il diritto allo svolgimento dell’attività sportiva e ricreativa, fondamentale per lo sviluppo e la crescita di tutti i bambini e adolescenti, A.la.t.Ha. ha deciso di inserire i servizi di trasporto nel Progetto Adotta un Pulmino per aiutare tutti le/gli atleti di non saltare neanche un allenamento.

Abbiamo colto l’occasione per intervistare il Sig. Andrea Masini e chiedergli di raccontarci la storia dell’associazione e i benefici dello sport per tutta la famiglia.

Buongiorno Andrea, come è nata l’associazione A.S.D. Wolves Bareggio e qual’è la vostra mission?

L’associazione è nata nel luglio 2021 da un gruppo di amici, tra i quali il sottoscritto, che avendo sempre praticato sport insieme si è ritrovato senza squadra durante la pandemia. La mancanza di sport in quel periodo ci ha spinti a iniziare insieme questa avventura: lo scopo non era solo di permettere a noi stessi di praticare sport, ma a tutte le persone che hanno disabilità fisica del territorio, consentendo loro non solo di essere atleti, ma di praticare la socialità. Sentirsi compresi e conoscere persone con patologie simili e realizzarsi in ambito sportivo ha una grandissima importanza, e noi soci fondatori lo abbiamo sperimentato.

Cosa sono i Powerchair Sports e quali discipline sono praticabili oggi?

I PowerChair Sports sono realtà serie e altamente agonistiche, in cui ognuno vive l’evento sportivo da atleta, superando tutti quei limiti che al di fuori da queste attività sembrano invalicabili. Al momento si praticano a livello nazionale due discipline, Hockey e Calcio su carrozzina elettrica. La maggior parte degli atleti vengono da Milano e hanno scelto Bareggio perché è una valida alternativa ed è più comoda per la zona in cui vivono.

Da quando abbiamo fondato l’associazione, a luglio 2022 ci siamo iscritti al primo campionato. I campionati di Powerchair Hockey sono di squadre miste di diverse categorie fino all’A1. Bareggio adesso è in A2. Abbiamo, invece, iniziato da poco con il PowerChair Football.

Le persone con disabilità praticano volentieri attività sportiva? E se no, per quali motivi secondo lei?

Inizialmente si sottovalutavano i benefici di questi sport, soprattutto per il Powechair Football, più recente dell’Hockey. Ma quando avviene il primo approccio a questi sport, difficilmente li si abbandona. Direi che lo scoglio principale è iniziare, poi dipende anche dalla forza muscolare della persona poiché non tutti sono abituati a usare la carrozzina elettrica. Se l’atleta si appassiona allo sport, con la pratica impara anche a usare la carrozzina elettrica e diventerà presto la sua passione.

È risaputo che lo sport genera diversi benefici, non solo a livello di benessere fisico, ma anche mentale, come si sentono gli atleti che scelgono di fare sport regolarmente?

Per rispondere a questa domanda porto la mia esperienza personale. Io ho iniziato a praticare Powerchair Hockey da quando ero piccolino e all’interno delle associazioni ho incontrato molte persone di età e con esperienze differenti, socializzare mi è servito per crescere molto. Ho imparato a relazionarmi con persone con patologie simili alla mia, ma anche differenti e questo consente anche di ricevere dei consigli su come gestire la propria vita in base alla patologia. Condividere parte del mio tempo con i miei compagni di squadra facendo sport mi ha reso più estroverso e più consapevole di me stesso.

Nella nostra realtà vedo tante persone che hanno bisogno di uscire da situazioni difficili, che non dipendono solo dalla patologia, ma anche da determinati fattori sociali ed economici. Alcuni di loro, infatti, sentono il bisogno di relazionarsi con gli altri in un ambiente che permetta loro di essere capiti e di comprendere meglio se stessi. Avere la possibilità di affrontare le sfide che la vita di tutti i giorni pone di fronte a noi persone con disabilità.

È fondamentale anche per i genitori degli atleti: possono vedere i propri figli realizzarsi attraverso lo sport e viene creata una rete, che permette loro un confronto importante e costruttivo. Se hai bisogno di un medico, un servizio o qualsiasi cosa puoi scambiare consigli ed esperienze.

Quali sono i vostri obiettivi?

Sicuramente gareggiare in A1 e acquistare furgoni per il trasporto, necessari per le partite e per trasportare le attrezzature. Vogliamo anche migliorare il livello delle nostre attrezzature, come le carrozzine che essendo dei modelli speciali devono rispettare determinati parametri per essere impiegate in palestra e sono particolarmente costose. Non essendo delle carrozzine che possono essere usate nella vita quotidiana, dobbiamo averle in dotazione per permettere agli atleti di poterle utilizzare. Infine, vorremmo far crescere la nostra rete di conoscenze, trovare nuovi atleti e contatti.

Come avete trovato A.la.t.Ha. e perché vi siete rivolti a noi?

Vi abbiamo trovato su internet e adocchiato i vostri pulmini in giro per Milano. Dal momento che i nostri atleti sono sparsi a Milano e nell’Hinterland, diventa molto difficile gestire gli spostamenti per gli allenamenti e abbiamo una grande necessità del servizio di trasporto A.la.t.Ha: senza il vostro aiuto molte persone devono rinunciare alla pratica sportiva che, come abbiamo detto, è fondamentale per il loro benessere fisico, mentale e sociale. Ci siamo rivolti a voi perché attualmente abbiamo solo alcuni volontari e non siamo in grado di gestire autonomamente il servizio.

Quanto è importante la mobilità per una persona con disabilità anche per il tempo libero?

Moltissimo, perché mobilità è sinonimo di autonomia: una sua parte fondamentale è essere in grado di spostarsi, di muoversi e andare dove si ha bisogno e dove si vuole senza impedimenti. Oggi, purtroppo è ancora difficile spostarsi e dove i mezzi non sono nuovi diventa difficile autodeterminarsi.

Cosa deve fare un/a ragazza/o con disabilità oggi o i genitori per informarsi sulle associazioni sportive per sport per persone con disabilità?

Sicuramente si possono trovare tante informazioni sul sito della Federazione Italiana Paralimpica Poweechair Sports https://fipps.it/. Noi abbiamo un sito web www.asdwolvesbareggio.it dove è possibile consultare tutte le nostre attività e quello che facciamo. E se uno vuole iniziare con Wolves Bareggio sul sito e sui social ci sono tutti i contatti.

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Noi di Alatha Onlus svolgiamo con dedizione e cura un servizio di trasporto e assistenza alla persona con disabilità, anziana, o in temporanea difficoltà.

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