Cari sostenitori, assistiti, amici, collaboratori e volontari di Alatha,
è con grande dispiacere nel cuore che desidero dedicare personalmente questa newsletter ad una persona speciale, un uomo che ha fatto della sua vita un modello da cui tutti possiamo trarre un insegnamento prezioso.
Con impegno e passione, Luca Attanasio ha dedicato il suo tempo alle necessità di persone e di popoli che, senza colpe o responsabilità, hanno ricevuto dalla vita molto meno di quello che appare scontato e dovuto: Luca aveva deciso di non dimenticarsi della sofferenza e della discriminazione che pervadono ingiustamente la vita di troppe persone.
Un uomo che aveva scelto di guardare la realtà del mondo in cui viviamo dritta in faccia, affrontandola per quello che è ed applicandosi in prima persona per fare tutto ciò che era in suo potere per cambiare in meglio le cose, offrendo idee e punti di vista innovativi, caratterizzati sempre da ottimismo e positività.
La sua scomparsa, quella dell’autista Mustapha Milambo e del brigadiere Vittorio Iacovacci sono morti ingiuste, di persone che stavano portando avanti il loro lavoro come una vera e propria missione umanitaria.
Ho presenziato in prima persona al funerale in memoria di Luca, per portare il cordoglio di tutta Alatha e per rendere omaggio da vicino a una persona che, come noi, ha volto le sue energie e le sue azioni a sostegno delle difficoltà e delle necessità di chi ha più bisogno.
In quei forti momenti di commemorazione, ho sentito chiaramente come ognuno di noi possa imparare molto dal suo esempio, perché anche se non saremo in tanti a vivere come Luca, è cominciando ad emularlo tutti nelle piccole cose quotidiane, che potremo fare la nostra parte nel percorso verso un mondo ed una società migliori.
Ciao Luca,
Donato Troiano
Fondatore e Presidente Alatha Onlus